Hakani

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Hakani – la strada per l’inferno

In questa sequenza di domande e risposte, il direttore di Survival Stephen Corry spiega perché Survival contesta il film Hakani.

Qui di seguito alcuni estratti:

Lei contesta i film “Hakani”. Perché?

Stephen Corry: Perché è un falso. Fonde spezzoni provenienti da molte tribù indiane diverse e utilizza trucchi fotografici per raggiungere il suo scopo. Non è stato filmato in una comunità indiana, la terra che copre la faccia della bambina in realtà è un dolce al cioccolato e gli Indiani che compaiono nel film sono stati pagati come attori.

Il produttore cinematografico dice che si tratta di una ricostruzione, e non di un falso. Lei come risponde?

Stephen Corry: Il film viene presentato come se fosse completamente reale. Nei titoli di testa si legge: “Una storia vera” e solamente alla fine si dice che si tratta di una ricostruzione. Il trailer, che è stato visto da ancor più persone, non ne fa cenno. Se fosse stato diffuso qui, la menzione sarebbe stata obbligatoria.

Se [l’infanticidio] è avvenuto come descritto, si tratta di un caso davvero straordinario e isolato. Pur avendo lavorato per decenni in Amazzonia, non conosciamo popoli presso i quali viene chiesto ai genitori di uccidere i propri figli. Semplicemente, non succede.

Perché opporsi al film se sta solo cercando di fermare l’infanticidio?

Stephen Corry: Il film e il suo messaggio sono pericolosi. Descrivono come una pratica abituale delle comunità indiane qualcosa che in realtà non succede. Suscita sentimenti di odio contro gli Indiani. Dia un’occhaita ai commenti sul sito di You Tube; ci sono frasi come: “Allora liberiamoci di queste tribù native. Fanno schifo”, e “Queste madri dell’Amazzonia che seppelliscono i loro bambini, ammazziamole tutte!”. Il produttore cinematografico dovrebbe provare vergogna per il danno che questo film sta arrecando proprio a quelle persone che cercherebbe di aiutare”.

Si tratta di propaganda, condotta per sostenere la campagna evangelica a favore della cosiddetta legge Muwaji, un principio veramente pericoloso presentato al Congresso brasiliano.

Di cosa si tratta?

Stephen Corry: La legge Muwaji si concentra su quelle che vengono descritte come “pratiche tradizionali” e stabilisce ciò che lo stato e i cittadini devono fare a riguardo. Il testo originale dice che se qualcuno pensa che ci sia il rischio di “pratiche tradizionali pericolose”, deve denunciarle. Se non lo fa, è passibile di arresto. Le autorità devono quindi intervenire e trasferire i bambini e/o i loro genitori. Tutto questo solo sulla base di una presunzione di rischio da parte di qualcuno, per esempio un missionario.

Una bozza successiva della legge Muwaji è stata approvata da una commissione nel giugno 2011. Non suggerisce più di togliere i bambini ai genitori. Tuttavia, il movimento evangelico brasiliano spinge per reinserire il provvedimento nella bozza. Non si sa ancora se e quale versione di questa proposta potrebbe diventare legge.

Leggi la risposta di Survival (in inglese) ai creatori del film Hakani.
h2. Dal web

* Hakani su Youtube
* Video: Gli Indiani Suruwaha Indians criticano il film Hakani
* Hakani su Wikipedia
* L’articolo di USA Today su Hakani
* Il sito ufficiale di Hakani
* Youth With a Mission – i creatori del film Hakani
* L’articolo dell’Associazione Brasiliana di Antropologia (in portoghese)

Dal sito di Survival

* Hakani – Domande e risposte con Stephen Corry
* Leggi la risposta di Survival ai creatori del film
* Notizie: Su You Tube un film missionario che incita all’odio razziale
* Notizie: Petizione degli Indiani contro un progetto di legge che autorizza il rapimento di bambini


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