Come vivono?

Gli Udege ricavano tutto ciò che serve dalla foresta, e si nutrono di caccia, pesca e raccolta; alcuni coltivano anche gli ortaggi. Si procurano altri mezzi con il commercio, soprattutto di pellicce, salmoni e ginseng.

Molti Udege amano carne e pesce crudi. La loro terra, interamente ricoperta da fitti boschi, è dimora di molte specie minacciate, come la rara tigre siberiana.

Per gli Udege, sia le tigri sia gli orsi (il cui numero è a volte preso come indicatore dello stato di salute della foresta) sono sacri.

Quali problemi devono affrontare?

Come accadde a molti altri popoli indigeni, anche lo stile di vita degli Udege fu duramente represso dal regime sovietico. Furono costretti a lasciare la foresta e i loro piccoli gruppi familiari per trasferirsi nelle città, dove furono obbligati a parlare russo e la loro religione fu messa al bando.

Gli effetti sulla loro società si fanno sentire ancora oggi. Poiché è ricca di legname e minerali, la foresta degli Udege è particolarmente attraente per gli imprenditori commerciali.

Nei primi anni Novanta, per esempio, la compagnia sud-coreana Hyundai aveva pianificato di disboscare una vasta area di foresta, devastando le terre e l’ambiente degli Udege e distruggendo ogni loro possibilità di sostentamento.

Una società russa, la Terneiles, stava recentemente elaborando un progetto analogo. La maggior parte degli Udege vuole che la loro terra venga dichiarata "Territorio destinato all’Uso Tradizionale delle Risorse Naturali": un riconoscimento che fornirebbe loro una qualche forma di protezione da tali minacce.

Cosa fa Survival?

Nel 1992 Survival riuscì a persuadere la Hyundai ad abbandonare i suoi progetti per il taglio della foresta. Abbiamo recentemente giocato un ruolo importante anche nel persuadere la Terneiles a sospendere temporaneamente i suoi progetti di disboscamento.

Ma Survival mira a proteggere la terra indigena in modo più definitivo, chiedendo il riconoscimento dei diritti territoriali di questo popolo nel rispetto della legge internazionale, e sostenendo la richiesta degli Udege per l’inserimento delle loro foreste nell’elenco dei "Territori destinati all’Uso Tradizionale delle Risorse Naturali".

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