Brasile: rare immagini di una tribù incontattata

16 agosto 2013

La casa di alcuni Indiani incontattati abbandonata frettolosamente, Rio Pardo, Brasile. © FUNAI

Questa pagina è stata creata nel 2013 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Il Dipartimento agli affari Indiani del Brasile FUNAI ha divulgato un raro filmato che ritrae una tribù incontattata nel folto della foresta pluviale amazzonica.

Mostra un gruppo di nove Indiani che camminano lungo un sentiero nella foresta. Gli uomini hanno arco e frecce e una donna regge un cesto e due bambini piccoli. È lei ad accorgersi degli stranieri e a lanciare l’allarme.

I Kawahiva sono un popolo nomade, sull’orlo dell’estinzione perché in fuga disperata dai taglialegna armati e dagli allevatori che stanno operando nella loro foresta natale.

Il video è stato girato dal dipartimento degli Indiani incontattati FUNAI nel 2011 ma è appena stato diffuso, presumibilmente per attirare l’attenzione sulla criticità della situazione cui si confrontano i Kawahiva.

Dopo la sua diffusione sui notiziari nazionali, un assessore comunale di Colniza, la città più vicina alla terra dei Kawahiva nota come la più violenta in Brasile, ha accusato il FUNAI di aver “piazzato” la tribù là per impedire alla popolazione locale di sfruttare la foresta.

Si sa poco dei Kawahiva, nonostante i primi riferimenti alla tribù siano datati 1750. Potrebbero essere gli ultimi sopravvissuti del loro popolo, o potrebbero essere imparentati con diverse tribù confinanti che li hanno soprannominati Baixinhos’ (il popolo minuto) o ‘Cabeças vermelhas’ (teste rosse).

Il FUNAI invia periodicamente delle squadre nella zona sin dal 1988 e nel corso del tempo sono state individuate delle malocas (abitazioni comunitarie) abbandonate, piene di utensili essenziali come frecce, ceste traboccanti di noci e amache realizzate con fibre vegetali.

Non ci sono tracce di alcuna coltivazione nel territorio; gli Indiani sopravvivono di caccia e raccolta di frutti spontanei perché sono costantemente in movimento.

Survival ha lanciato una vasta campagna nel 2005, sollecitando le autorità brasiliane a proteggere la terra dei Kawahiva, nota come territorio del Rio Pardo, dopo aver saputo che un giudice aveva revocato l’ordine del FUNAI di proteggere la loro terra, e che dei taglialegna pesantemente armati stavano invadendo l’area per scovare gli Indiani e ucciderli.

Nel 2007, l’area Rio Pardo è stata formalmente identificata dal FUNAI, che ne limita l’accesso agli estranei.

Nel 2005 il pubblico ministero federale ha condotto un’indagine su accuse di genocidio ai danni dei Kawahiva incontattati. Ha emanato 90 mandati d’arresto e molte persone sono state sottoposte a fermo, ma nessuno è mai stato arrestato né processato.

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