Il governo del Paraguay restituisce agli indigeni le loro terre

9 dicembre 2011

Bambino Enxet, Paraguay, Chaco. © Survival International

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Questa settimana il governo paraguaiano ha firmato con gli Enxet un accordo che prevede la riconsegna di 1.000 ettari delle loro terre ancestrali.

La decisione arriva dopo una lunga battaglia legale tra gli indigeni stessi e lo stato, svoltasi davanti alla Corte Inter-Americana dei Diritti Umani (IACHR).

La comunità Enxet di Kelyenmagategma, nel Paraguay settentrionale, ha lottato per decenni per riavere la propria terra, subendo un gran numero di sfratti forzati, intimidazioni e minacce.

Grazie al processo intentato presso la Corte Inter-Americana, già nello scorso mese di agosto erano stati restituiti agli Enxet 8.748 ettari di terra.

Secondo l’accordo appena firmato, il governo dovrebbe impegnarsi a fornire alla comunità anche nuovi alloggi, servizi sanitari, scuole e fino a 500.000 dollari per altri progetti decisi dalla comunità stessa.

Celso Benítez Zavala, leader degli Enxet, ha accolto la decisione con soddisfazione, ma ha anche avvisato che rimarrà vigile per assicurarsi che il governo mantenga le promesse, dopo “anni di grande disinteresse da parte dello stato”.

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