I ribelli sequestrano i rifornimenti medici destinati alla minacciata tribù dei Nukak

12 settembre 2011

Una bambina Nukak con una collana di denti di scimmia. © Juan Pablo Gutierrez

Questa pagina è stata creata nel 2011 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Un gruppo di ribelli armati ha sabotato il primo tentativo di fornire assistenza medica d’emergenza via barca ai nomadi Indiani Nukak, una delle tribù della Colombia più minacciate d’estinzione.


Survival International ha appreso che lo staff medico è stato costretto a cedere tutti i suoi strumenti, tra cui barelle, attrezzature chirurgiche e computer.

L’Organizzazione Nazionale degli Indigeni ONIC, proprietaria della barca sequestrata, è stata attaccata da alcuni membri delle FARC (le forze armate rivoluzionarie della Colombia) e al suo staff sono stati lasciati venti minuti per fuggire.

Una madre Nukak con il figlio, costretti a rifugiarsi in città per sfuggire alla guerriglia. © David Hill/Survival

Per i vulnerabili Nukak, che non hanno accesso all’assistenza sanitaria, si tratta di un durissimo colpo. La tribù è stata classificata come uno dei 35 gruppi in immediato pericolo di estinzione dalle Nazioni Unite proprio il mese scorso.


“L’interminabile guerra civile che insanguina la Colombia ha già seminato morte e distruzione tra i Nukak” ha commentato Stephen Corry, direttore di Survival International. “Questo attacco equivale ora a un autentico disastro. Il sequestro della barca li priva dell’unica fonte di assistenza che hanno. È crudele e ingiusto che questa innocente parte della popolazione sia proprio quella che soffre di più.”

Una parte dei nomadi Nukak continua a spostarsi all’interno della sua foresta nonostante i pericoli posti dalla presenza dei guerriglieri in lotta per il controllo della coltivazione della droga. Altri, troppo spaventati per fare ritorno a casa, si sono rifugiati in insediamenti provvisori nella periferia delle città.

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