Cresce la condanna internazionale della controversa diga etiope Gibe III

19 agosto 2011

Le donne Mursi amano indossare un piattello alle labbra. Viene indossato prima del matrimonio, intorno all’età di 16 anni. © Eric Lafforgue/Survival

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I parlamentari kenioti e la Commissione delle Nazioni Unite per il Patrimonio dell’Umanità, hanno chiesto all’Etiopia di fermare la costruzione della controversa diga Gibe III sul fiume Omo.

Nel suo rapporto annuale pubblicato il mese scorso, la Commissione UNESCO per i Patrimoni dell’Umanità ha espresso molta preoccupazione a proposito del progetto di costruzione della diga Gibe III e del suo probabile impatto sul Lago Turkana, dichiarato Patrimonio dell’Umanità nel 1997.

La Commissione teme che il fragile ciclo idrologico e le specie acquatiche sarebbero danneggiati dal significativo abbassamento del livello del lago provocato dalla diga.

Il lago Turkana si trova al confine tra Kenia ed Etiopia, ed è alimentato dal fiume Omo.

La Commissione ha sollecitato il governo dell’Etiopia a “fermare immediatamente i lavori di costruzione della diga GIBE III” e ha chiesto “che tutte le istituzioni che sostengono Gibe III sospendano i loro finanziamenti…”

Ha anche espresso la sua preoccupazione sui “potenziali impatti cumulativi delle dighe Gibe IV e Gibe V già progettate, e sui programmi di irrigazione su larga scala nell’area del Lago Turkana”.

L’Etiopia sta cedendo in affitto a compagnie straniere e statali ampi appezzamenti di terra indigena nella regione dell’Omo meridionale per coltivarvi canna da zucchero ed esportare prodotti agricoli e biocarburanti, lasciando molte tribù nell’impossibilità di continuare ad alimentarsi autonomamente e di pascolare il proprio bestiame.

Le manifestazioni di opposizione a questi accaparramenti di terre sono state brutalmente represse. Survival ha ricevuto dei rapporti che riferiscono che i popoli indigeni sono stati picchiati e incarcerati quando hanno voluto esprimere le loro preoccupazioni.

IIn una mozione dibattuta al parlamento in Kenia il 10 agosto, molti deputati hanno espresso i loro timori sull’impatto della Gibe III sulle tribù che vivono attorno al Lago Turkana in Kenia.

Un deputato ha dichiarato che l’impatto sulle sei tribù nell’area sarebbe stato negativo e avrebbe messo a dura prova le risorse in una regione già instabile.

Un altro deputato ha accusato il governo keniota di aver ignorato la difficile condizione del proprio popolo non opponendosi alla diga Gibe III, che – ha dichiarato – potrebbe distruggere i mezzi di sussistenza della gente attorno al Lago Turkana e avere gravi ripercussioni sulla loro indipendenza.

Il Parlamento del Kenya ha approvato una risoluzione secondo cui il governo del Kenya dovrebbe chiedere a quello dell’Etiopia di fermare la costruzione della diga Gibe III fino a che non sia condotto uno studio sull’impatto ambientale e sociale completo e indipendente.

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