Avamposto di protezione per gli Indiani incontattati travolto dai trafficanti di droga

8 agosto 2011

José Carlos Meirelles e la polizia brasiliana presso il remoto avamposto del Funai lungo il fiume Evira, invaso dai trafficanti di droga. © Maria Emília Coelho/Survival

Questa pagina è stata creata nel 2011 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

La postazione del governo brasiliano incaricata di proteggere gli Indiani incontattati filmati dall’alto nel febbraio scorso è stata assaltata da uomini armati pesantemente, sospettati di essere trafficanti di droga. Il centro è stato saccheggiato e alcune apparecchiature di vitale importanza sono state distrutte.

I timori per la sorte della tribù si sono diffusi quando alcuni uomini del FUNAI (il dipartimento del governo agli affari indiani) hanno trovato lo zaino di uno dei trafficanti abbandonato a terra con infilata dentro una freccia spezzata. Una rapida ricerca dei funzionari governativi non ha dato esiti positivi: degli Indiani filmati a febbraio non è stata rinvenuta nessuna traccia.

Pare che la polizia abbia trovato uno zaino contenente 20 kg di cocaina nelle vicinanze. Si teme che il fiume Evira, lungo il cui corso si trova la postazione di protezione, venga usato per far uscire la cocaina dal Perù verso il Brasile.

Secondo le notizie pervenute, la polizia avrebbe fermato un uomo di nazionalità portoghese già arrestato per traffico di droga in marzo e poi espatriato.

La tribù incontattata che nel febbraio scorso conquistò le prime pagine dei media di tutto il mondo. © G. Miranda/FUNAI/Survival

José Carlos Meirelles, ex capo della postazione di guardia, è stato rapidamente riportato presso la postazione in elicottero, con molti uomini al seguito. Da lì, ha fatto sapere che nella foresta intorno alla base ci sono molti gruppi di uomini armati di fucile e mitragliatrici.

“Le frecce sono la carta d’identità degli Indiani incontattati” ha dichiarato Carlos Travassos, attuale capo del dipartimento del Funai dedicato agli Indiani isolati. “Riteniamo che il Perù abbia costretto gli Indiani a fuggire e ora ne abbiamo le prove. Siamo più preoccupati che mai. Questa situazione potrebbe rivelarsi uno dei più grandi colpi che abbiamo mai ricevuto negli ultimi decenni spesi tentando di proteggere gli Indiani isolati. È una vera catastrofe.”

In un messaggio a Survival International, Meirelles afferma: “Noi resteremo qui, qualunque cosa accada, finché lo stato brasiliano non avrà deciso di risolvere il problema una volta per tutte. Non per proteggere noi, bensì gli Indiani”. Meirelles ha raccontato a Survival anche che una squadra di poliziotti uscirà oggi in cerca degli altri trafficanti.

“Una notizia estremamente dolorosa” ha dichiarato il direttore generale di Survival International Stephen Corry. “Non si sa quanti popoli tribali siano stati sterminati dal traffico della droga in passato, ma si devono prendere tutte le misure necessarie a impedire che la tragedia si ripeta ancora. Oggi il mondo intero dovrebbe concentrare la sua attenzione su questi popoli isolati esattamente come accadde a febbraio, quando le loro immagini furono diffuse per la prima volta per lanciare un urgente campanello d’allarme.”

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