Niyamgiri: Survival presa di mira da minacciosi “gorilla” pro-miniera

21 dicembre 2009

Mine. Storia di una montagna sacra è il titolo del filmato sulla resistenza dei Dongria Kondh appena diffuso da Survival Italia con la voce di Claudio Santamaria. © Toby Nicholas/Survival

Questa pagina è stata creata nel 2009 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Gli inviati di Survival sono stati presi di mira e intimiditi da bande numerose di uomini apparentemente pagati per impedire a qualsiasi straniero di raggiungere il sito dove dovrebbe essere costruita la controversa miniera del gigante minerario Vedanta Resources, in India.

Questi uomini, descritti dalla popolazione locale come dei “gorilla”, hanno cominciato a presidiare da qualche tempo le colline di Niyamgiri, a Orissa, dove la Vedanta progetta di aprire una gigantesca miniera di bauxite. Le colline sono la terra ancestrale dei Dongria Kondh, che si oppongo fermamente alla miniera.

Le bande, equipaggiate di moto e cellulari nuovi, hanno molestato il team di Survival poco prima che Pavan Kaushik, direttore del settore comunicazioni del Gruppo Vedanta, inviasse una lettera a un gruppo selezionato di giornalisti.

Nella lettera, Kaushik attacca gli “stranieri” “che si muovono liberamente nella regione” “interagendo a forza con i tribali” e diffondendo “false informazioni”, e chiede ai giornali di denunciare il fatto.

Due ricercatori di Survival International e l’avvocato per i diritti umani Gordon Bennett si trovavano nelle colline per verificare se i Dongria Kondh fossero stati recentemente consultati sui progetti minerari. In settembre, infatti, in risposta al ricorso presentato con successo da Survival all’OCSE, la compagnia era stata severamente criticata dal governo britannico, che l’ha accusata di violare le linee guida di buona condotta societaria e ha giudicale “essenziale” un suo “radicale cambiamento d’atteggiamento” entro fine anno.

Mentre investigavano sulla battaglia dei Dongria, il team di Survival e Bennett sono stati circondati per ben tre volte, in tre luoghi diversi, da bande numerose di uomini. Alcuni erano armati di accetta, e hanno cercato di sequestrare gli appunti e le videocamere del team.

Nella sua lettera, Kaushik invita i giornalisti contattare la sovrintendenza regionale della polizia, definendola “disponibile per interviste”. Da molto tempo i Dongria e i loro sostenitori accusano la polizia locale di agire nell’interesse della Vedanta.
In concomitanza con la diffusione della lettera, a tarda notte, la polizia ha fatto irruzione in un albergo in cui riteneva alloggiasse il team di Survival.

Nonostante le intimidazioni, alla fine, la squadra di Survival e l’avvocato sono riusciti a sfuggire ai gorilla e a visitare numerosi villaggi dongria. “Quegli uomini si sono presi la responsabilità di cingere d’assedio i Dongria” ha raccontato Jo Woodman, una delle ricercatrici di Survival. “Stanno cercando di impedire agli esterni di costatare la forza della resistenza della popolazione, ma hanno già fallito: tutti i Dongria che abbiamo incontrato sono assolutamente uniti e determinati a salvare la loro montagna sacra.”

“La Vedanta vuole prendersi la bauxite, ma noi non glielo permetteremo” – ha dichiarato un uomo Dongria. “Siamo insieme, voi ed io. In questo modo, siamo forti. Ma se uno di noi cade, cadiamo tutti. Voi avete la possibilità di parlare. Voi potete portare le nostre voci lontano da qui – noi non possiamo farlo senza il vostro aiuto.”

Jo Woodman e Gordon Bennett sono disponibili per interviste.

Nei giorni scorsi, Survival Italia ha diffuso un filmato straordinario sulla resistenza dei Dongria. Si intitola “Mine. Storia di una montagna sacra” ed è narrato dall’attore Claudio Santamaria, testimonial dell’associazione. La versione più breve, di 9 minuti, è disponibile sul sito dell’associazione: https://www.survival.it/film/mine

Survival invita tutti i suoi sostenitori a inviare una lettera urgente al governo indiano, in aiuto dei Dongria.

Dongria Kondh
Popolo

Condividere