India: I Dongria Kondh boicottano le elezioni

7 maggio 2014

I Dongria hanno boicottato le elezioni generali indiane a seguito dell’arresto e della detenzione dei loro leader. © Bikash Khemka/Survival

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I Dongria Kondh hanno boicottato le elezioni generali indiane per protestare contro l’arresto dei loro leader e il dilagare delle persecuzioni da parte della polizia.

Al momento sono più di 30 i casi in corso contro membri delle tribù dei Dongria e dei Majhi Kondh coinvolti attivamente nella resistenza alla miniera a cielo aperto e alla raffineria del gigante minerario britannico Vedanta Resources all’interno del loro territorio.

Jilo Majhi – un importante membro del Niyamgiri Suraksha Samiti (“Organizzazione per Salvare Niyamgiri”) – è stato tenuto in prigione per oltre 20 giorni. In seguito è stato rilasciato su cauzione e questa estate dovrà affrontare un’udienza alla Corte Suprema in merito a un caso che risale a diversi anni fa.

Il boicottaggio delle elezioni dimostra la coraggiosa opposizione dei Dongria al trattamento riservato dalla polizia; molti membri della tribù, infatti, sarebbero stati intenzionati a dare il loro voto contro un’amministrazione locale che ha appoggiato con forza la miniera di Vedanta.

“Se lo Stato non risolve i nostri problemi, perché dovremmo credere nella democrazia e nelle elezioni?” avrebbero detto.

Nell’agosto 2013 i Dongria hanno avuto l’opportunità senza precedenti di poter scegliere il proprio futuro in quello che è divenuto famoso come il “primo referendum ambientale” in India. Nel corso delle consultazioni che si sono tenute nei villaggi, i Dongria hanno respinto all’unanimità la miniera di Vedanta.

Si teme che la miniera nelle colline di Niyamgiri possa ottenere il via libera in caso di vittoria elettorale del Partito Popolare indiano (BJP, Bharatiya Janata Party). © Lewis Davies/Survival

Grazie alla forte e lunga resistenza dei Dongria e di molti sostenitori locali, e alla campagna internazionale condotta da organizzazioni come Survival International e celebrità come Michael Palin e Joanna Lumley, nel gennaio 2014 il governo centrale ha deciso di fermare il progetto della miniera.

Un funzionario di Vedanta ha affermato in un’intervista di augurarsi che Narendra Modi – il candidato a primo ministro per il Partito Popolare Indiano (BJP)- vinca le elezioni, nella speranza che possa approvare il progetto della miniera nella montagna di Niyamgiri. Rahul Gandhi, del Partito del Congresso, ha espresso più volte il suo appoggio ai Dongria Kondh.

“I casi in corso contro i leader dongria hanno una natura vendicativa” ha commentato oggi Stephen Corry, Direttore generale di Survival International. “Non è difficile immaginare che questi arresti siano una rappresaglia per il successo della tribù nella lotta per difendere le loro terre. I Dongria si sono opposti alla miniera che li avrebbe distrutti come popolo e ora dovrebbero essere lasciati in pace. Non c’è alcuna ragione per cui dovrebbero essere ancora perseguitati.”

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